Bihać
La città è menzionata per la prima volta in un documento ufficiale nel 1260 come proprietà della chiesa di Topusko, oggi comune croato, firmato dal Re Béla IV d'Ungheria e divenne città libera nel 1262. Fu temporaneamente capitale del Regno di Croazia e ne seguì le vicissitudini diventando nei decenni successivi proprietà della famiglia Frangipani. Nel XVI secolo passò sotto il dominio diretto della corona austriaca fino al 1592, quando fu conquistata dall'Impero ottomano sotto la guida di Hasan Predojević. Divenne centro principale del sangiaccato di Bihać fino al 1699 quando divenne centro del sangiaccato di Bosnia in un periodo in cui erano frequenti scontri con l'esercito austro-ungarico che rioccuparono la città nel 1878.
Per alcuni secoli il luogo fu oggetto di pellegrinaggi ad opera di fedeli allo Gnosticismo in quanto si credeva che il Santo Graal fosse sepolto qui.
Mappa - Bihać
Mappa
Paese (geografia) - Bosnia ed Erzegovina
Bandiera della Bosnia ed Erzegovina |
Confina con la Serbia a est, il Montenegro a sud-est e con la Croazia a nord e ovest. La città di Neum, situata a sud-ovest, si affaccia sul mare Adriatico ed è l'unico sbocco sul mare. La sua superficie territoriale è di e la sua capitale è Sarajevo. Fino all'aprile del 1992 faceva parte della Jugoslavia. Dal 1995 è una repubblica parlamentare federale.
Valuta / Linguaggio
ISO | Valuta | Simbolo | Cifra significativa |
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BAM | Marco bosniaco (Bosnia and Herzegovina convertible mark) | KM or КМ | 2 |
ISO | Linguaggio |
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BS | Lingua bosniaca (Bosnian language) |
HR | Lingua croata (Croatian language) |
SR | Lingua serba (Serbian language) |